SCARTOLOGIA E MATERIALI DESTRUTTURATI - I materiali destrutturati in pedagogia
Fri Nov 14 14:00:00 CET 2025DURATA:
Sono previste 10 ore di formazione in modalità mista (piattaforma TEAMS e in presenza) suddivise in 4 incontri della durata di 2,5 ore ciascuno.
DATE/ORARI:
- 14/11/2025 – 14:00 – 16:30 online
- 21/11/2025 - 14:00 – 16:30 online
- 28/11/2025 - 14:00 – 16:30 online
- 05/12/2025 – 15:30 – 18:00 in presenza
MODALITA': ONLINE E IN PRESENZA
SEDE:
ScArti Le arti del riuso, Via F. Corridoni, 54, 20092 Cinisello Balsamo MI
DOCENTI
Guido Camillucci
Educatore professionale, coordinatore di struttura diurna per adolescenti, operatore di Spazio Neutro, formatore ed educatore per ScArti Le arti del riuso.
OBIETTIVI
- Conoscenza del materiale destrutturato (Scartologia)
- Reperibilità del materiale destrutturato
- Creatività ed artisticità
- Propositi educativi, didattici, ludici
- Progettazione di un’esperienza
- Allestimento e contesto
- Proposizione dei materiali
- Conduzione dell’esperienza
- Ruoli degli adulti conduttori
- Restituzione e valutazioni di fine esperienza
CONTENUTI
La specificità dei materiali destrutturati è di non avere più una funzione predeterminata, e di non assomigliare a uno dei tanti giochi reperibili nei negozi per giocattoli. Eppure, ai bambini piacciono di più, perché il loro utilizzo ha a che fare con parole come imprevedibile, informale, innominabile, inesauribile. La proposta ha carattere formativo ed educativo, attraverso l’uso di materiali destrutturati che assumono funzione di mediatori di significato per affrontare un ampio numero di tematiche educative, didattiche, sociali, ambientali, di riuso.
Accompagneremo le educatrici a sperimentare e quindi comprendere le potenzialità di questi materiali nella loro pratica quotidiana con i bambini, fornendo loro un ulteriore linguaggio attraverso il quale i bambini possono esprimersi, (uno dei cento linguaggi di cui parla Malaguzzi di ReggioChildren), far emergere una narrazione di noi stessi e nei bambini attraverso il materiale che teniamo in mano e come decidiamo di utilizzarlo. Il contesto ludico, giocoso, spensierato e divertente, offre possibilità di dialogo tra chi sta agendo con i materiali destrutturati, e chi osserva, guarda e coglie particolari e pone domande. Quando la verbalizzazione è limitata (bimbi piccoli), sebbene debba essere comunque stimolata, è più facile che il racconto emerga dalla realizzazione stessa, dalla fisicità della partecipazione all’esperienza, dall’atteggiamento e dalla modalità di relazione col gruppo e col contesto predisposto. È quindi compito degli adulti presenti, osservatori e partecipi, saper leggere, cogliere, lasciarsi attrarre e incuriosire dalla anomalia, dal “fuori posto”, da “ciò che manca” piuttosto che da quel che c’è.
ISCRIZIONI
Contattare la segreteria Assonidi: segreteria.assonidi@unione.milano.it




