La comunicazione non verbale nei nidi in tempo di Covid
Mon Feb 01 14:00:00 CET 2021DURATA: 8 ore di FAD (piattaforma TEAMS)
DATE:
- Lunedì 1 febbraio
- Lunedì 8 febbraio
- Lunedì 15 febbraio
- Lunedì 22 febbraio
ORARIO: 14.00/ 16.00
DOCENTI
Giulio Reggio.
Consulente pedagogico, formatore e psicomotricista. Dal 1988 lavora nei servizi educativi 0 – 6 anni.
Svolge attività di supervisione e di formazione nei nidi e nelle scuole per l’infanzia su alcuni temi riguardanti la relazione educativa: la cura, il rapporto con le famiglie e la corresponsabilità educativa, il gioco, l’organizzazione degli spazi, l’attività psicomotoria, l’ambientamento, l’agio e il disagio nei servizi educativi, il valore delle emozioni nelle relazioni al nido e alla scuola dell’infanzia
OBIETTIVI
- Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie modalità di comunicazione non verbale;
- Esplorare l’ampia gamma delle potenzialità delle varie forme di c.n.v. con particolare riguardo al tatto, al gesto e al movimento;
- A partire dalle criticità emergenti, individuare insieme interventi capaci di migliorare la qualità della relazione con i bambini, con particolare riguardo alle dimensioni dello spazio e del tempo della giornata educativa.
CONTENUTI
Molte educatrici in questo periodo esprimono la propria fatica e il proprio disorientamento richiamando l’attenzione su diversi aspetti della relazione educativa, che sono vissuti come problematici.
Possiamo perciò parlare di fatica pedagogica, legata allo scarto evidente in questa fase tra il dichiarato (ad esempio nei progetti) e l’agito, e quindi alla percezione dell’impossibilità di garantire la qualità educativa del servizio.
Ad essa è legata anche la sensazione di frammentarietà dell’esperienza infantile, in alcuni casi per l’applicazione delle norme, in altri per la sospensione della frequenza a causa della quarantena e la declinazione non omogenea delle regole Covid nei diversi servizi.
All’interno di questa cornice la comunicazione non verbale con i bambini costituisce indubbiamente un tema su cui soffermarsi come gruppo di lavoro, data la sua centralità nella relazione educativa.
Oggi i corpi di adulti e bambini sono spesso frenati e frenanti, i gesti rischiano di essere più chiusura che di apertura all’incontro con l’altro e più in generale con il mondo.
ISCRIZIONI
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