L’ANALISI DI SETTING - Pratica di riflessività nei nidi d’infanzia
Wed Nov 12 14:00:00 CET 2025DURATA:
Sono previste 10 ore di FAD (piattaforma TEAMS) suddivise in 4 incontri della durata di 2,5 ore ciascuno.
DATE:
- 12/11/2025
- 26/11/2025
- 03/12/2025
- 10/12/2025
ORARIO:
16:00 - 18:30
MODALITA': ONLINE
DOCENTI
Alessandra Gigli
Alessandra Gigli è Professoressa Associata di Pedagogia Generale e Sociale nel Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna presso cui é responsabile scientifica del centro di Ricerche Educative su Infanzie e Famiglie (CREIF). Si occupa da alcuni decenni di interventi educativi e di formazione del personale in ambito dei servizi educativi 0-6, scolastico ed extrascolastico.
OBIETTIVI
- Acquisire conoscenze teoriche sul concetto di setting educativo e sulle sue componenti (organizzative, relazionali, simboliche, implicite ed esplicite).
- Fornire strumenti metodologici per guidare un processo di analisi del setting e accompagnare gruppi educativi nella riflessione condivisa su abitudini, pratiche, modelli educativi e scelte organizzative.
- Guidare l’identificazione di “zone d’ombra” e “zone potenziali” del contesto educativo, supportando l’elaborazione di strategie evolutive.
- Promuovere la capacità di facilitare il confronto collegiale, sostenendo dinamiche partecipative e il dialogo tra teoria e prassi.
CONTENUTI
L’analisi del setting è una metodologia di autovalutazione che coinvolge il personale educativo nei servizi per l’infanzia, con l’obiettivo di aumentare la riflessività professionale e migliorare la qualità educativa. Il setting educativo è definito dall’interconnessione tra quadro teorico, azione educativa e assetto organizzativo, elementi che si influenzano reciprocamente. In esso coesistono aspetti espliciti e impliciti, questi ultimi spesso difficili da cogliere ma fondamentali per comprendere la reale struttura del contesto.
Attraverso l’analisi del setting è possibile: comprendere come si è strutturato il contesto educativo e rendere visibili le scelte che lo caratterizzano; confrontare prassi operative e progetto pedagogico, individuando eventuali discrepanze; far emergere significati educativi, modelli impliciti e “zone d’ombra”, ovvero aspetti problematici o non dichiarati; valorizzare le risorse e le potenzialità del contesto; esplicitare i bisogni formativi e le strategie di miglioramento.
Questa metodologia coniuga dimensione individuale e collettiva e permette di rileggere il proprio operato in modo consapevole e collegiale. È quindi uno strumento utile per la crescita professionale e la costruzione di un contesto educativo coerente, intenzionale e trasformativo.
ISCRIZIONI
Contattare la segreteria Assonidi: segreteria.assonidi@unione.milano.it




