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LA SENTI QUESTA VOCE? - II edizione -

Thu Mar 21 14:00:00 CET 2024

DURATA: 10 ore di FAD (piattaforma TEAMS) suddivise in 4 incontri della durata di 2,5 ore ciascuno

DATE:

  • Giovedì 21 marzo 2024 ore 14.30-18.00 
  • Giovedì 28 marzo 2024 ore 14.30-18.00 
  • Giovedì 11 aprile 2024 ore 15.00-18.00

 

 

DOCENTI

Domitilla Melloni è analista filosofa e pedagogista ed è specializzata nello studio della voce dal punto di vista analitico e delle pratiche filosofiche. Tra i fondatori della Società di Analisi Biografica a Orientamento Filosofico (www.sabof.it) e di Philo Pratiche Filosofiche (www.scuolaphilo.it), è docente della Scuola Quadriennale in Analisi Biografica a Orientamento Filosofico

OBIETTIVI 

  • Sviluppare competenze nella capacità di ascolto della propria voce e di quella dei bambini.
  • Indagare il legame tra la “mia voce di oggi” e la voce dell’infante che sono stata. 
  • Indagare il ruolo della voce nello sviluppo delle competenze relazionali e linguistiche.

 

CONTENUTI

Di cosa è fatta una voce? D’aria, prima di tutto. Ma anche di tessuti, muscoli, mucose, cavità del corpo. Dall’incontro di tutto questo, da un equilibrio di precisione infinita tra elementi in apparenza lontani, nasce la libertà del suono. La voce è suono dello strumento-corpo che siamo, del quale siamo al contempo anche i musicisti. Le prime emissioni sonore degli esseri umani, molto prima della parola, sono grida, pianto, singhiozzo, colpi di tosse, schiocchi di labbra… Suoni, alternati a silenzi. Ritmi, tempi. Timbri, che mutano in toni, sillabe, melodie, prosodie… dinamiche che si manifestano, si susseguono e si intrecciano nelle voci che dialogano prima che le parole e i loro significati prendano il sopravvento. Sonorità del corpo che sono assimilabili alla musica e costituiscono, quando il linguaggio verbale ancora non c’è, una componente essenziale dello scambio simbolico tra il bambino piccolissimo e l’adulto che lo accudisce. I dialoghi del piccolo essere umano, in principio, sono cantati e gettano le basi per la prima edificazione del sé, grazie allo specchio sonoro costituito dalle sollecitazioni vocali e dalle risposte reciproche che legano bambino e adulto nei primi, appassionati dialoghi. Proprio da qui germoglieranno, tra le altre cose, il linguaggio, le competenze relazionali, la capacità di interagire con qualcuno in modo regolato. Sono le voci che gorgheggiano insieme con melodie ritmate a stabilire un essere-qui condiviso che è contemporaneamente scoperta di esserci e primo fondamento per la costruzione dell’Io, ma anche vocalizzazione e attesa trepidante della voce amata che risponde e canta-con, nella quale bearsi e rifugiarsi, come in un principio di movimento contemplativo che mette in una relazione armonica l’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande che lo accoglie.